Vaccini, un vibonese ci scrive: «Egoismo è il virus peggiore, noi fragili scavalcati dai furbetti»
L'esaurimento delle scorte di Pfizer hanno determinato una battuta d'arresto della campagna vaccinale. A farne le spese sono stati soprattutto i più deboli rimandati a casa nonostante la prenotazione
Le scorte di vaccino finite, dosi di Pfizer non arrivate e la campagna di immunizzazione nel Vibonese ha subito un’inevitabile battuta d’arresto. Già lunedì, sono stati non pochi i disagi registrati all’hub del Palazzetto dello sport con decine di anziani e soggetti fragili che dovevano ricevere la prima iniezione rimandati a casa. Subito dopo, l’Asp ha comunicato il rinvio anche della somministrazione delle seconde dosi per chi aveva appuntamento all’indomani.
Amarezza e sconforto serpeggiano tra chi al vaccino aveva diritto in via preferenziale e invece è costretto ad aspettare ancora, come dimostra la lettera che ci ha inviato un cittadino vibonese che rientra nella categoria dei soggetti fragili e che riportiamo integralmente.
La lettera
Mai come in questo momento avverto la necessità di scrivere ma soprattutto gridare a gran voce che il virus peggiore che attanaglia questa nostro tempo sia l’egoismo distaccato di chi vuole il proprio bene a discapito dei più deboli.
Questa pandemia che ha reso intere nazioni sofferenti, che ha messo a repentaglio il futuro di tutti, senza distinzione, avrebbe invece dovuto ridimensionare l’animo umano facendoci capire che siamo tutti uguali e fondamentali, in questa società, ahimè, priva di valori e schiavizzata dal profitto.
Fa già tanto male vedere la propria città sofferente attanagliata da problemi di ogni sorta ma fa ancora più male quando si vedono calpestati i propri diritti da chi i diritti dovrebbe tutelarli.
Martedì su prenotazione tante persone anziane e soggetti, considerati fragili, tra cui io stessa, ci apprestavamo a ricevere la seconda dose del vaccino Pfizer, per tutta risposta siamo stati rimandati a casa per mancanza di dosi.
Premesso che la vaccinazione è un dovere morale oltre che un diritto per tutti coloro che hanno senso di responsabilità verso se stessi e gli altri.
Mi chiedo… se di diritto si tratta perché non è stata rispettata la cosiddetta priorità come da Piano Strategico per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID19?
Perché sono state somministrate dosi Pfizer e Moderna a chicchessia, soggetti giovani sani e in piena salute i quali attraverso le conoscenze le amicizie e le scorciatoie hanno raggiunto il risultato sperato a discapito del vaccino AstraZeneca che, a causa del terrorismo mediatico, ha suscitato e diffuso solo terrore e tante incertezze nelle menti di ognuno.
Penso sia giunta l’ora di farsi un buon esame di coscienza, mi rivolgo soprattutto all’organizzazione sanitaria del nostro territorio e agli operatori sanitari il cui operato è davvero encomiabile, affinché dall’impegno di tutti derivi un vantaggio per ciascuno è indispensabile procedere alla vaccinazione seguendo un ordine ragionevole, comprensibile, possibilmente condiviso.
Purtroppo ad oggi tanti nonni, tanti genitori e tante persone fragili attendono fiduciosi di debellare definitivamente gli effetti devastanti del virus, tra questi “la solitudine”.
Questa esperienza terribile deve rappresentare per l’intera umanità un nuovo modo di intendere la vita, un cambiamento vero dove la solidarietà, la reciprocità e l’equità possano rappresentare il corollario del vivere comune.