Nel Vibonese si sperimenta la telemedicina: «Nuova frontiera della cura domiciliare» – Video
Illustrati, nel corso di un convegno alla Camera di commercio di Vibo, i risultati del progetto avviato dalla casa di cura “Villa delle rose” di Monterosso
Ammalati meno soli e con un’assistenza adeguata grazie alla telemedicina. Incoraggianti i dati esposti durante il convegno tenutosi nella sede della Camera di commercio di Vibo Valentia e organizzato dalla prima casa di cura nel Vibonese ad aver utilizzato una piattaforma telematica nella gestione domiciliare degli ammalati: la “Villa delle rose” di Monterosso. La telemedicina, dunque, come prospettiva futura per garantire continuità assistenziale ai pazienti cronici. Tematica messa sul tavolo al Valentianum nel corso dei lavori del convegno internazionale, incentrati sul “Sistema di integrazione tra i modelli gestionali per la continuità assistenziale”, nel quale – tra le altre cose – sono stati illustrati i dati esaminati dalla struttura sanitaria vibonese, tra le prime ad aver adottato la telemedicina nella gestione domiciliare degli ammalati. A dare il proprio contributo alla giornata di approfondimento – introdotti via via dai moderatori Giuseppe Sarlo, giornalista, e Rocco Mazzù, medico responsabile Tad dell’Asp di Vibo – Antonino Maglia, presidente dell’Ordine provinciale dei medici di Vibo (“La medicina di base: fabbisogno per percorsi integrati”); Vincenzo Natale, direttore del Pronto soccorso di Vibo (“Il Pronto soccorso: fabbisogno appropriato e accesso evitabile”); Marco Angelantonio, Healt solutions GmbH (“Sanità digitale: attualità, opportunità e sviluppo”); Maurizio Cipolla, presidente regionale Sit (“La sanità digitale tra ricerca e innovazione: focus nella regione Calabria”); Antonio Talesa, direttore 118 Area centro (“Telemedicina nelle reti dell’emergenza”); Franco Galati, direttore Stroke unit Vibo Valentia (“La telemedicina nei percorsi integrati Hub-SpokeB”); Soccorso Capomolla, responsabile scientifico di “Villa delle rose” (“Ruolo della telemedicina nella gestone domiciliare delle cronicità complesse”). Un progetto pilota, è stato ricordato con riferimento all’attività posta in essere da “Villa delle rose”, che pur su scala ridotta ha sperimentato con successo una piattaforma telematica capace di accorciare le distanze tra medici e pazienti, evitare accessi inutili in Pronto soccorso e avviare percorsi integrati tra i diversi presidi sanitari per garantire cure continuative e meno stressanti per il malato in casa propria.