Campi da golf, Mangialavori: «Assurdo escludere il Vibonese»
Diverse le perplessità suscitate dalla legge regionale che prevede la realizzazione di cinque impianti in Calabria per l’esponente forzista. Su tutte, quella legata alla loro collocazione che escluderebbe il territorio a più alta vocazione turistica.
«La proposta di legge regionale n. 71/2016, che prevede la realizzazione di cinque campi da golf non convince». A riferirlo è il consigliere regionale della Casa della libertà, Giuseppe Mangialavori, il quale sostanzia la sua opinione sulla base di quelle che definisce «tre ragioni di fondo».
La prima: «la relazione introduttiva – spiega – si limita a citare l’espansione dello sport in questione senza però spiegare la ragione per cui essa dovrebbe rivolgersi verso la Calabria. Il trinomio: golf-Calabria-turismo è assunto apoditticamente. Nessuno studio suffraga tale opzione».
La seconda ha invece a che fare con la domanda che il consigliere pone: «è stata effettuata un’indagine comparativa per garantire che un investimento così ingente sia indirizzato verso il giusto obiettivo? Sicuri che la stessa somma, così ingente, non possa essere utilizzata diversamente?».
Infine, la terza, è legata alla scelta territoriale che, manco a dirlo, escluderebbe dalle aree individuate per la realizzazione dei campi da golf proprio il Vibonese. «Per quale ragione – si chiede Mangialavori – l’investimento sulla provincia di Vibo è in forte discussione e potrebbe essere pari a zero? Secondo la previsione normativa, il campo da golf di Limbadi-Nicotera, al limite, potrebbe essere ampliato (così pare; anche se il passaggio è tutt’altro che definito)».
Per l’esponente forzista «il consigliere Orlandino Greco dopo essersi occupato della Dieta mediterranea (sganciandola dal suo naturale collegamento con Nicotera) propone un’altra legge che potrebbe sottrarre ulteriori risorse al Vibonese. Il tutto, nella più totale indifferenza dei consiglieri di maggioranza. La proposta in discussione sarà, pertanto, oggetto di un ponderato monitoraggio – assicura Mangialavori -. Ove la proposta in questione dovesse risultare oggettivamente fondata (al riguardo saranno necessari approfondimenti) in commissione o in consiglio sarà sicuramente proposto apposito emendamento per assegnare al territorio Vibonese appropriato rilievo. Tanto più, circostanza ignorata dal consigliere Greco e mai sufficientemente sottolineata dai suoi colleghi di maggioranza, che la provincia con la più alta vocazione turistica è proprio Vibo Valentia (grazie alla presenza della Costa degli dei)».