Il boss Leone Soriano lascia il carcere duro
Il presunto capobastone di Pizzinni di Filandari torna al regime ordinario. Era stato condannato a 15 anni e 6 mesi di reclusione nell’ambito del processo “Ragno”.
Il Tribunale di sorveglianza di Roma, dopo due rigetti, ha accolto il reclamo proposto dall’avvocato Diego Brancia stabilendo la revoca del regime del carcere duro nei confronti di Leone Soriano, 49 anni, presunto boss dell’omonimo clan operante a Pizzinni di Filandari.
La misura del 41 bis era stata inflitta all’uomo, che deve scontare una condanna a 15 anni e 6 mesi di reclusione per associazione mafiosa nell’ambito del processo “Ragno”, nel 2011 su richiesta della Dda di Catanzaro con provvedimento del ministro della Giustizia dell’epoca, Paola Severino.
Leone Soriano, è detenuto nel carcere di Secondigliano per cumulo di pene derivanti da tre condanne. In passato è stato accusato di aver minacciato giornalisti, politici e magistrati.