venerdì,Marzo 29 2024

Bivona, il Comune ritarda e i cittadini ripuliscono le strade in autonomia

Sabato e domenica la frazione festeggia il Santo Patrono ma lo sfalciamento delle erbacce, dopo le proteste di alcuni residenti, è iniziato solo questa mattina. Lo spazzamento delle strade, invece, non avviene ormai dal 9 settembre

Bivona, il Comune ritarda e i cittadini ripuliscono le strade in autonomia

Per circa 14 giorni di operatori ecologici addetti allo spazzamento non se ne sono visti. L’ultimo intervento di pulizia della piazzetta risalirebbe infatti allo scorso 9 settembre. Nel frattempo, per le strade di Bivona, cartacce e rifiuti sono andate accumulandosi sempre più e, complice il cattivo tempo di questo giorni, il senso di abbandono e di sporcizia si percepiscono in misura sempre più crescente. Per non parlare delle erbacce che, indisturbate, sono cresciute sempre più rigogliose ai margini delle strade.

Così, all’approssimarsi della festività patronale, che si terrà domani sabato 24 e domenica 25 settembre, alcuni residenti della frazione non hanno esitato a manifestare le loro rimostranze. Tanto che questa mattina gli operai addetti alla sfalciamento delle erbacce si sono rivisti nei pressi della chiesa.

Nella foto in basso una settimana di degrado a Bivona:

La situazione, a detta di alcuni cittadini, rimane tuttavia indecorosa in piazza e nelle vie limitrofe dove si è costretti a convivere con un degrado crescente: cestini che attendono di essere svuotati da giorni e spazzatura di ogni genere abbandonata a se stessa. Circostanza tale da convincere i residenti a sopperire ai ritardi dell’amministrazione comunale e dell’azienda preposta attivandosi personalmente. Alcuni tra loro si sono infatti rimboccati le maniche facendo ciò che era ragionevole aspettarsi a tempo debito dai soggetti preposti.

Pale e ramazze in mano hanno pensato bene di restituire dignità alle vie della frazione estirpando di propria iniziativa le erbacce ormai cresciute a dismisura e spazzando almeno i tratti di strada in corrispondenza delle proprie abitazioni. Nella speranza, nemmeno troppo segreta, che qualche membro dell’amministrazione comunale prenda piena coscienza della situazione e che da queste parti si rivedano più spesso le pettorine sgargianti di chi è chiamato a garantire il decoro urbano.

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